di Ferdinando Menconi L’ultimo film di Soldini non è un bel film, ma è un buon film. È buono perché è una desolante fotografia dello squallore sociale della contemporaneità quotidiana. Una storia banale, la solita, di corna, vissuta nel suo più profondo squallore, e forse neppure quello: senza passione, senza amore, senza neppure devianze psicanalitiche. È noia, forse giusto quello. (...)