il Gazzettino il 18 dicembre 2010 La cosa più azzeccata sul guazzabuglio indecoroso cui abbiamo assistito martedì in Parlamento, con voti comprati e venduti, urla e fischi da stadio, insulti sanguinosi, l’ha detta Umberto Bossi grazie alla sua saggezza popolana che è la stessa di Antonio Di Pietro definito da Fabrizio Cicchitto "una vivente testimonianza della crisi dell’Università, come la straordinaria figura di un laureato semianalfabeta" (se stiamo ad aspettare i Fini intellettuali e i Cicchitto, ex socialista ed ex piduista, se non ci fossero stati i "semianalfabeti" Di Pietro e Bossi, allora uniti nella lotta alla corruzione politica, saremmo ancora al Caf e alla Prima Repubblica). (leggi in Archivio Fini)