È necessario monitorare i movimenti interni, o per meglio dire gli spasmi, in casa Lega Nord. Non tanto perché, più in linea teorica che concreta, dalle scelte del Carroccio dipende la sopravvivenza del governo Berlusconi. Appare chiaro che Bossi non ha intenzione di scaricare l’alleato. Prova ne sia il fatto che le tanto strombazzate “condizioni” che il Senatùr elencò sul pratone di Pontida a giugno, se le sono dimenticate tutti (e avevano tanto di scadenzario, un ultimatum da commedia all’italiana). Più che altro è importante, dopo un ventennio di purghe effettuate nel silenzio obbediente dei militanti, seguire la messa in piazza di contrasti fra le varie correnti perché questi sono paradigmatici dello sfacelo della Seconda Repubblica, partitocratica tanto quanto la Prima. di Alessio Mannino (nel Quotidiano)