Le agenzie di rating basate in USA hanno mostrato la loro assoluta inaffidabilità e soprattutto la loro non indipendenza di giudizio, e non solo a detta dei soliti vecchi complottisti, che lo sbandierano da anni, ma anche di esponenti di primo piano della finanza occidentale. Vedi addirittura la BCE che in un proprio studio ha sostenuto, come riporta il Sole24Ore, che «Lo schema è chiaro: da una parte, le banche che emettono derivati sottoponendoli, come prevedono le norme, al giudizio delle agenzie di rating (le quali, in cambio della valutazione, ricevono laute commissioni). Dall'altra le banche che prendono buoni voti, che coincidono con quelle del primo gruppo». nel Quotidiano Leave a comment