La "bomba di Monti" di ieri non è una bomba. Almeno nel senso che era ampiamente annunciata (non dai media di massa, naturalmente) o quanto meno ampiamente prevedibile.
Che la Sanità fosse al centro delle attenzioni dei tecnici è cosa ovvia, che sia uno dei baluardi del nostro welfare, pur con tutte le sue - evidenti - storture e corruzioni intrinseche al sistema politico clientelare che ne ha succhiato l'essenza, anche. Che il problema di uno spreco di risorse dovuto alla gestione politica del settore debba essere risolto rasando al suolo tutta l'istituzione nel suo complesso è invece cosa che solo dei servi della speculazione potevano proporre: forti del fatto che si tratta di un settore fortemente infiltrato da incrostazioni politico mafiose ora i super tecnici hanno gioco facile a dimostrare la sua insostenibilità e dunque, ovviamente, a proporre la via di una privatizzazione per risolvere la questione.
Si deve stare molto attenti, nell'inquadrare questo ambito.