È abitudine di questa testata aggiornare periodicamente sullo stato dell’arte del lento e inesorabile fallimento della tecnologia nucleare di produzione di energia elettrica. Non è, va chiarito per chi non lo cogliesse, una presa di posizione ideologica, o il gusto un po’ sadico di veder confermate predizioni elaborate ancor prima di Fukushima, ma la mera volontà di mettere l’accento su uno dei punti focali del presente e del futuro. Il nucleare e il suo tramonto sono infatti l’emblema del trapasso di un intero sistema e del modello economico-produttivo che vi è collegato. Tout se tient, dicono i francesi, e nel contesto della crisi attuale l’energia e la sua generazione sono una delle chiavi di volta per individuare con precisione ciò che è stato, e non può e non deve più essere, e ciò che sarà, o che dovrà essere. di Davide Stasi (nel Quotidiano) Leave a comment