I bombardamenti americani su Raqqa e altre località della Siria controllate dall'Isis hanno un qualche fondamento legale, un'ombra di legittimità internazionale? No. Lo ammette sul Corriere anche Guido Olimpio, prestigioso commentatore di questioni internazionali, iperfiloamericano. La Siria non ha richiesto l'intervento americano e l'Onu si è ben guardata dall'avallarlo. «Per questo» scrive Olimpio «gli Usa si aggrappano all'unica giustificazione possibile. Quella del pericolo di un attentato terroristico di grandi proporzioni contro obbiettivi americani o di altri Paesi» organizzato dal gruppo Khorasan, definito qaedista, che non si sa nemmeno bene se sia collegato all'Isis. Insomma l'America del Premio Nobel per la Pace Barack Obama è tornata alla teoria della 'guerra preventiva' di George W. Bush, ammesso che l'abbia mai abbandonata. di Massimo Fini, in Archivio Fini