Che il premier Matteo Renzi si faccia gavettoni a fini pubblicitari e per vellicare il proprio narcisismo, quando per la cura della Sla il governo non ha stanziato un euro, è grave. Ma molto più grave è che vada a esibirsi platealmente a Erbil. Perché mette inutilmente a rischio l’incolumità dei suoi concittadini. E’ evidente infatti che se i caccia americani e i droni continueranno a bombardare i guerriglieri dell’Isis, sottraendogli una vittoria che si stanno conquistando legittimamente sul campo di battaglia, intromettendosi così in una guerra civile senza averne alcun titolo, essendone anzi la causa originaria per la sciagurata aggressione all’Iraq del 2003, l’Isis porterà la guerra in Occidente. Con le armi che, in questo caso, ha a disposizione: il terrorismo. E l’Italia grazie agli infantilismi di Renzi sarà uno dei primi obbiettivi. L’Italia è alleata degli americani, ma non è il caso che il suo premier faccia il ‘sopracciò’, stia al suo posto, defilato. di Massimo Fini, per Abbonati