il conformista 26 settembre 1987 Sul ministro della Protezione civile, Remo Gaspari, è sceso un imbarazzato silenzio. Di colui che era stato definito «un ministro insipiente e irresponsabile» (Ugo Pecchioli), «un rischio enorme per la comunità internazionale» (Mario Capanna), «una macchietta» (Enzo Biagi), «uno che non ha capito niente e ha sbagliato tutto» (Panorama), «il prototipo di una classe politica destinata all'estinzione» (L'Espresso), «uno da togliere subito di mezzo, prima che unisca i suoi danni a quelli prodotti dalla natura» (il manifesto), adesso nessuno parla più. Perché altre emergenze, altri guai, sono sopravvenuti, dopo la Valtellina, a turbare questo tormentato epilogo d'Estate? No, la ragione non è questa. Il fatto imbarazzante è che è stato proprio «l'incapace», «l'insipiente», «l'irresponsabile» ministro Gaspari a prendere la difficilissima decisione di far tracimare artificialmente il lago di Pola. (...) Leave a comment