Arrivano in Gran Bretagna i tagli "necessari". A fare nulla, naturalmente, se non danneggiare ceti medi e poveri. di Valerio Lo Monaco E così, come avevamo anticipato mesi addietro (prima dell'Estate, per intenderci) anche la Gran Bretagna arriva nel club dei Paesi in crisi. Non fa parte dei Piigs perché non fa parte dell'Europa, ma siamo a quel livello. Le curiose elezioni ultime scorse, in quel Paese, con una maggioranza risicata e di fatto un governo di larghe intese, sono state la mossa politica di una classe politica che anche lì sapeva benissimo di stare andando incontro a tempi difficili, dal punto di vista economico, e che dunque non poteva esporsi né mostrare in muscoli più di tanto. (leggi nel Quotidiano)