di Ferdinando Menconi Da noi le donne si rifanno tette, culi e labbra, ma in Francia, sempre un passo avanti, l’ultima tendenza in costante crescita è rifarsi la verginità. Non parliamo di verginità “morale”, quella una volta persa è persa, ma di ricostruzione chirurgica dell’imene. Il fatto che sia proprio la libertina Francia ad essere all’avanguardia in questo tipo di chirurgia non deve stupire: è uno dei paesi europei con il più alto tasso di presenza islamica, ed è proprio da quegli ambienti che proviene il grosso della clientela. Nelle cliniche di lusso le persone arrivano a pagare fino a 2.700€ per imene rifatto, con un tasso di interventi fra i 2 e 4 a settimana, ma non è solo la borghesia a potersi permettere questo tipo di interventi, ci sono ospedali che la praticano al costo del ticket di una giornata di ospedalizzazione. Resta invece aperta la domanda se debba essere il contribuente a doversi sobbarcare la differenza o meno. (leggi nel Quotidiano)