L'Europeo 13 - Il Conformista 31 marzo 1990 Quand'ero ragazzo, e avevo appena letto Opera aperta, pensavo che Umberto Eco, nello stagnante panorama intellettuale italiano, fosse un geniale eversore culturale. Negli anni ho dovuto rendermi conto, un poco a malincuore per la verità, che anche Umberto Eco è una vecchia zia del conformismo, del logo comune, dell'ottimismo obbligatorio, non diversamente da quel Mike Bongiorno (l'"everyman") che egli sbertucciò selvaggiamente in uno dei suoi più famosi Diari minimi. Solo che mentre Mike è una vecchia zia del conservatorismo, Eco lo è, meno innocentemente, del progressismo. (leggi in Archivio Fini)