La Ue ha stabilito che le deroghe italiane riguardo all’arsenico sono illegittime, ma quasi tutti i Comuni non fanno niente, in attesa del recepimento formale della normativa comunitaria di Sara Santolini A fine novembre l'Unione Europea ha negato al nostro ministero della Salute la deroga ai limiti comunitari in materia di acqua potabile. La richiesta prevedeva la possibilità di innalzare provvisoriamente il limite consentito di arsenico a 50 microgrammi per litro (ne abbiamo parlato qui). È stato quest’atto ad accendere i riflettori sulla questione, coi conseguenti problemi di utilizzo e i legittimi dubbi sui rischi per la salute che fino ad allora erano stati evidentemente trascurati. (leggi nel Quotidiano)