di Federico Zamboni Un rapido riepilogo: la Fiat chiude la fabbrica di Pomigliano e fonda una “newco”, una “new company” che azzera i contratti in essere per poi ricostituirli a modo suo; la new company (così trendy, detto in inglese...) non si iscrive a Confindustria e, conseguentemente, si chiama fuori dall’adesione agli accordi nazionali di categoria; Marchionne, nelle sue vesti di amministratore delegato dell’azienda, spara a zero sui sindacati che non si piegano ai suoi diktat e li definisce “poco seri”; lo stesso Marchionne annuncia che la Fiat trasferirà un’importante linea di produzione in Serbia. (...)