di Ferdinando Menconi Dopo le prime isteriche depistanti reazioni seguite alla contestazione subita da Bonanni, si è passati alla consueta tecnica di delegittimazione dell’avversario: i fatti oggettivamente non permettevano di continuare su toni di assalto alla democrazia e allora si è passati ad accusare i ragazzi dei collettivi, ma non c’erano solo loro a contestare, di non aver nulla a che vedere col mondo del lavoro, di non essere operai, in particolare la ragazza ventiquattrenne denunciata per il lancio del fumogeno. (...)