«Dal 1 gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sarà possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura». Tanto basta dire a Gianfranco Fini e Renato Schifani per salire all’onore delle cronache. La nota congiunta di Camera e Senato in proposito, resa pubblica dopo l’incontro dei due presidenti con i rispettivi collegi dei Questori e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero, sembra portare all’interno dell’ordinamento un cambiamento di rotta che non c’è. di Sara Santolini (nel Quotidiano)