Il Gazzettino, 12 ottobre 2012
Tutte le leadership democratiche dell’Occidente sono, chi più chi meno, in crisi. In genere la si addebita alla attuale mediocrità delle classi dirigenti (di cui l’Italia, da sempre Paese pilota, nel bene e nel male, offre aspetti grotteschi e peraltro istruttivi). Nessuno osa dire che in crisi è la Democrazia in quanto tale, come sistema di potere, al di là dei suoi interpreti. Dopo la caduta del mondo feudale la dottrina liberal-democratica nasce dalla testa di alcuni pensatori (Stuart Mill, John Locke, Alexis De Tocqueville) che volevano valorizzare meriti, capacità, potenzialità dell’individuo singolo, finalmente liberato dalle rigide divisioni di casta (nobili, ecclesiastici, Terzo Stato).