Ad aggravare la situazione sta il fatto che, secondo un rapporto (qui) del Committee to Protect Journalists, organizzazione indipendente nata dall’iniziativa di corrispondenti statunitensi per vigilare sulla libertà di stampa nel mondo, l’80 per cento di questi 76 sarebbe stato arrestato a causa del proprio lavoro, mentre il restante 20 è ancora investigato dal CPJ.
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